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Rubrica: "L'erba del vicino è sempre più verde" - A cura della Dott.ssa Rosa Elia

Aggiornamento: 10 ott 2022

Tutti conosciamo il famoso proverbio, “L’erba del vicino è sempre più verde “ Cosa significa nel nostro linguaggio? Siamo portati a vedere le cose degli altri migliori rispetto alle nostre. Questo succede perché dall’esterno possiamo avere solo una visione superficiale, se invece potessimo conoscere in modo più profondo la vita degli altri, scopriremmo che anche loro hanno i propri problemi. Avere la capacità di guardare sé stessi aiuta a crescere e a trovare l’equilibrio Interiore. In questa rubrica verranno trattati temi di cultura psicologica che riguardano la crescita dell’individuo, della famiglia nonché della società.


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I RACCONTI CHE FANNO CRESCERE. LE FIABE


La bella abitudine a raccontare o leggere delle storie negli ultimi anni è sicuramente diminuita, per farlo ci vuole tempo e sembra che il tempo si sia quasi azzerato, tutti corriamo, la fretta e l’impazienza sono costantemente presenti nella nostra quotidianità.


Raccontare è un’attività molto importante per i nostri figli. Nella relazione genitori-figli la parola è al centro della crescita e dello sviluppo armonioso del bambino. Attraverso il linguaggio, il bambino costruisce, struttura e modifica il suo pensiero.


La mamma o chi si occupa prevalentemente del neonato, attraverso il dialogo, la mimica, lo sguardo, il non verbale fatto di contenuti emotivi, entra in relazione con il neonato. Una comunicazione inizialmente fatta dagli stessi codici che sono utili alla madre per capire il bambino e al bambino per sentirsi compreso. Sono i primi passi per una relazione, fatta di contatto di abbracci e di parola.


Per tornare alla parola raccontare e alla sua valenza terapeutica del racconto parliamo della fiaba. Il bambino attraverso la fiaba sviluppa il linguaggio, la creatività e l’immaginazione. La fiaba esprime dei contenuti universali come l’amicizia, la fratellanza, la gelosia, l’invidia, la rivalità, diventa così una forma di conoscenza della realtà e un insegnamento della vita. Il bambino entra nel mondo fantastico della fiaba dove i personaggi hanno dei ruoli ben definiti, l’eroe, il cattivo, il debole, attraverso la conoscenza di questi personaggi il bambino si può identificare e vivere stati d’animo e emozioni che apparentemente sono lontani da lui, ma che gli servono per conoscersi e per capire cosa esiste nella realtà. Attraversare insieme al genitore i sentimenti e le emozioni che esprimono i personaggi del racconto, significa sperimentare situazioni che insegnano a vivere. La fiaba con la sua morale espressa in metafora, offre un primo aiuto a superare i conflitti e l’integrazione con l’altro.


Il bambino si sente parte del racconto e si immedesima con il personaggio che sceglie in questo modo, il genitore riesce a capire meglio le caratteristiche e l’indole del figlio e può offrire sostegno e comprensione. Un racconto ad alata voce con il suo ritmo, l’espressione emotiva, dà la possibilità di stare insieme in modo gradevole, di creare uno spazio rilassato e intimo.



OGNI ETA’ HA I SUOI RACCONTI


Quando il piccolo ha poco più di un anno e l’attenzione è molto breve si possono fare vedere delle figure semplici accompagnate da parole semplici e essenziali. A 2 anni si possono ascoltare racconti brevi in rima, filastrocche, canzoncine. A 3-4 anni le storielle possono parlare della quotidianità per esempio il da farsi nella giornata. L’igiene personale, il cibo, gli amichetti, l’asilo, il dormire. A 4-5 anni il racconto è più articolato con avventure di animali. A 5-6 anni nelle storie ci sono personaggi con i quali il bambino si può identificare, perché aumenta la sua capacità a seguire il filo della storia.


Le favole per la loro struttura possono essere utilizzate in modo terapeutico per piccoli problemi di paura, per fare capire la gelosia di un nuovo nato, per le insicurezze e le piccole ansie quotidiane.


Per approfondire l’argomento:

Parole in famiglia. Viaggi nella pensabilità. Edizione BookRoad 2021 di Lucia Colalancia, Irene De

Amicis, Rosa Elia, Mariachiara Pagone, Cristian Prosperini.

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